Ecobonus 50% sconto in fattura. Grazie alla Legge di Bilancio 2022 l'agevolazione dell'Ecobonus è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. Ed è sempre confermato quanto voluto dal Decreto Rilancio: oltre alla normale detrazione Ecobonus del 50% in 10 anni, il cliente può chiedere lo sconto in fattura.
Se non sai proprio nulla sull'argomento abbiamo preparato una breve guida qui sotto!
Sconto in fattura e cessione del credito: cosa sono e come funzionano?
Con il Decreto Rilancio sono state introdotte due misure per venire incontro ai cittadini impegnati in ristrutturazioni edilizie: lo sconto in fattura e la cessione del credito agli istituti di credito o ad altri intermediari finanziari. L’opzione per i bonus ad aliquota inferiore al 100% resterà valida per tutto il 2022, il 2023 e il 2024 mentre per il Superbonus resterà valida fino al 2025.
Con queste misure il Governo punta tutto sull’edilizia, un settore che ha subito un forte rallentamento a causa della pandemia, e allo stesso tempo ad avviare la tanto attesa svolta green voluta dall’Europa.
Esaminiamo più nello specifico cosa sono lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Sconto in fattura e cessione del credito: le differenze
Lo sconto in fattura è una tipologia di detrazione a disposizione dei cittadini che effettuano determinati lavori edilizi, una modalità di rimborso che dà la possibilità di accedere ad uno sconto di pari importo, applicato direttamente sulla fattura del fornitore piuttosto che per la detrazione fiscale sull’Irpef da spalmare nell’arco di 10 o 5 anni (a seconda della tipologia di Ecobonus). In pratica l’azienda che si occupa dei lavori anticipa al cliente la somma, detraibile dalle imposte, prevista per coprire le spese dell’intervento.
Diversa invece è la cessione del credito, un accordo col quale si trasferisce il diritto di credito di un soggetto ad un acquirente terzo, che può essere una banca, un istituto di credito o una finanziaria, che lo acquista ad un determinato prezzo per poi procedere alla riscossione.
Riassumendo quindi con lo sconto in fattura l’impresa che realizza i lavori anticipa la spesa detraibile al cittadino che, in caso di Superbonus, non dovrà versare nulla. L’impresa a sua volta può decidere se cedere il suo credito alle banche o ad altri intermediari finanziari oppure no.
Con la cessione del credito invece il credito viene ceduto a soggetti terzi, quindi senza passare per imprese e fornitori.
Gli step necessari per accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito
Per poter accedere a una delle due detrazioni fiscali il primo step è affidarsi ad un professionista serio e preparato che si occuperà di tutti gli aspetti pratici, legali e burocratici. Fatto questo passaggio bisogna scegliere tra cessione del credito e sconto in fattura.
Chi desidera optare per la cessione del credito deve selezionare le proposte delle banche o delle aziende che vogliono aderire all’iniziativa. Una volta individuata la banca bisogna inviarle tutta la documentazione necessaria e, a quel punto, possono iniziare i lavori dopo i pagamenti fatti con il bonifico parlante.
Lo sconto in fattura prevede un iter burocratico molto più snello e veloce e per prima cosa bisogna trovare un’impresa disposta ad accettare questa opzione. Dopo averla trovata è sufficiente pagare la metà della fattura in caso di Bonus ristrutturazione, oppure ricevere una fattura di zero euro se si tratta di Superbonus.
Infine come ultimo step, indipendentemente che sia stato scelto lo sconto in fattura o la cessione del credito, un professionista deve inviare la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo.
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